
08 Mag Gli effetti della politica di coesione 2007-2013 in Italia
Lo scorso autunno la Commissione Europea ha completato la valutazione dei programmi 2007-2013 fornendo i principali dati relativi ai risultati prodotti dai 346,5 miliardi di euro investiti per ridurre le disparità tra le regioni e promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile in Europa.
Questa politica ha giovato alle economie di tutti gli stati membri dell’UE in tempi economicamente difficili ed è stata un pilastro dell’agenda europea per la crescita e l’occupazione.
La valutazione è stata suddivisa in 14 “pacchetti di lavoro” tematici, sono stati intervistati oltre 3.000 beneficiari e 1.000 addetti delle autorità di gestione; 530 soggetti interessati hanno partecipato a 10 seminari, 80 organizzazioni hanno partecipato a una consultazione online e ogni pacchetto di lavoro è stato esaminato da esperti esterni.
Per quanto riguarda l’Italia è stato redatto uno specifico documento che evidenzia in particolare i seguenti risultati: la creazione di 60.349 nuovi posti di lavoro; la concessione di aiuti agli investimenti per 51.729 progetti realizzati da PMI; il finanziamento di 4.472 start-up; l’aumento di produzione di energia da fonti rinnovabili pari a 403 MW.
I programmi italiani hanno finanziato progetti in tutti i settori quali ad esempio: innovazione tecnologica; tutela ambientale; energie rinnovabili e efficientamento energetico; settore idrico; ciclo dei rifiuti; etc.
Non sono mancati i «grandi progetti»(progetti su larga scala che ricevono un sostegno di oltre 50 milioni di euro) ed hanno riguardato ad es. nel Nord-Ovest l’innovazione tecnologica ed il digital divide; al Sud i trasporti ferroviari e le infrastrutture ambientali, oltre che l’innovazione tecnologica e la ricerca. In Campania, sono stati finanziati investimenti per la metropolitana di Napoli e per il potenziamento delle vie di fuga dal vulcano, oltre al grande progetto Pompei. In Sicilia, sono stati realizzati investimenti per il miglioramento del collegamento ferroviario tra Palermo e l’aeroporto.
E’ inoltre disponibile un video “9 cose che forse non sai dell’Europa” in cui sono stati sintetizzati i risultati dei 21 miliardi di euro di Fondo Europeo di Sviluppo Regionale investiti in Italia in prevalenza nei seguenti ambiti: ricerca e innovazione; sostegno alle imprese; infrastrutture per i trasporti.
Tali risultati inglobano anche i dati relativi alla chiusura del Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Competitività” (PON ReC), del quale la Direzione Generale Incentivi alle Imprese (DGIAI) del Ministero dello Sviluppo Economico è stata Organismo Intermedio (OI) ed il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) Autorità di Gestione (AdG).
Con una dotazione pari a circa 4,1 miliardi di euro, il PON ReC è intervenuto con azioni mirate a modificare la specializzazione produttiva che caratterizzava le regioni del Sud Italia; a promuovere la nascita e il consolidamento di settori orientati alla scienza e alla tecnologia; a sostenere la propensione all’innovazione e allo sviluppo delle imprese; nonché a migliorare la competitività e l’attrattività del territorio, al fine di rafforzare la capacità delle imprese di adeguare le proprie strategie ai mutamenti di contesto.
Il Programma ha finanziato 3.420 progetti di cui 958 finalizzati al sostegno ai mutamenti strutturali e al rafforzamento del potenziale scientifico-tecnologico per la transizione all’economia della conoscenza e 2.431 dedicati al rafforzamento del contesto innovativo per lo sviluppo della competitività.
Nell’ambito della dotazione finanziaria complessiva la DGIAI ha gestito circa 2 miliardi di euro finanziando 2.906 progetti di investimento.
Inoltre il Fondo di Garanzia per le PMI, che si è confermato per operatività e diffusione lo strumento centrale per facilitare l’accesso al credito delle imprese, grazie all’attivazione della riserva PON ReC ha consentito di finanziare oltre 49 mila operazioni, corrispondenti alla concessione di finanziamenti bancari per 28.000 PMI.
In fine per quanto riguarda l’utilizzo dei Fondi Europei, la DGIAI ha certificato sul PON ReC a Bruxelles un importo finale di spese ammissibili pari a circa 2,3 miliardi di euro, impiegando quindi tutta la dotazione finanziaria assegnata per il settennio.