Lo scorso 10 e 11 ottobre a Roma si è svolto un evento di grande importanza per lo sviluppo del settore idrogeno in Italia, perchè segna l’inizio di un percorso condiviso tra industria, ricerca e Istituzioni che porterà l’idrogeno ad essere tra i protagonisti della strategia energetica Italiana.

L’iniziativa “The Hydrogen Challenge – 2019 Global ESG Conference” organizzata da Snam con il patrocinio del ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale e del Consiglio Nazionale delle Ricerche, il supporto di H2IT, di Hydrogen Europe (HE) e dell’Internatinal Energy Agency (IEA)e l’intervento del Direttore generale di IRENA. La conferenza è stata caratterizzata dalla partecipazione del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, accolto dal presidente di Snam Luca Dal Fabbro e dall’amministratore delegato Marco Alverà.

10 Ottobre, Roma

All’evento, tra gli altri, sono intervenuti il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e il sottosegretario per gli Affari Esteri e la cooperazione internazionale Manlio Di Stefano. Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha inviato un video intervento. Hanno inoltre preso parte alla conferenza il Nunzio Apostolico Emil Paul Tscherrig, il presidente dell’ARERA Stefano Besseghini, il direttore esecutivo della IEA Fatih Birol, la presidente della COP26 Claire Perry, il direttore esecutivo dell’Environmental Defense Fund Europe Bryony Katherine Worthington, il principal advisor della DG Energy della Commissione europea Tudor Constantinescu, il direttore generale di IRENA Francesco La Camera, la presidente di S&P Global Market Intelligence Martina Cheung, il managing director di Blackrock Eduard Ruijs e il CEO di Microsoft Italia Silvia Candiani. Il presidente di State Grid Corporation of China Kou Wei ha inviato un video intervento.

Le altre aziende intervenute nel corso della giornata sono Allianz Global Investors, BNPP AM, BofA Merrill Lynch, DNV GL, Enagas, Northern Gas Networks, Nuovo Pignone, Rina, Sapio e Unicredit.

Presentato studio Snam-McKinsey

In Italia l’idrogeno ha grandi prospettive di sviluppo in virtù del significativo potenziale naturale per la produzione di energia solare ed eolica, dalla quale è possibile ricavare “idrogeno verde” tramite elettrolisi dell’acqua, e della capillare rete di trasporto gas esistente. Secondo uno studio Snam-McKinsey, presentato all’evento insieme al libro “Generation H” di Marco Alverà, l’idrogeno potrebbe arrivare a coprire quasi un quarto (23%) della domanda nazionale di energia entro il 2050 in uno scenario di decarbonizzazione al 95% (necessario per rientrare nel target di contenimento del riscaldamento globale entro 1,5°), più dell’attuale quota di mercato combinata dell’elettricità generata da fonti rinnovabili e fossili (20% nel 2018). Questa crescita potrebbe verificarsi grazie alla progressiva e ormai consolidata diminuzione del costo di produzione dell’energia elettrica rinnovabile solare ed eolica e a una contestuale riduzione del costo degli elettrolizzatori, determinata dalla produzione di idrogeno verde su larga scala. Il maggior potenziale di utilizzo di idrogeno riguarda il settore dei trasporti (camion, bus e treni), quello residenziale (riscaldamento) e alcune applicazioni industriali (raffinazione e processi che richiedono elevate temperature).

Nel mese di aprile di quest’anno, a Contursi Terme (Salerno), Snam ha avviato per prima in Europa la sperimentazione di una miscela di idrogeno al 5% e gas naturale nella rete di trasmissione servendo due aziende della zona. L’impegno di Snam nell’idrogeno rientra nel progetto Snamtec, varato nell’ambito del piano strategico al 2022 e caratterizzato da 850 milioni di euro di investimenti in transizione energetica e innovazione.

 

L’amministratore delegato di Snam Marco Alverà ha commentato:  L’idrogeno può avere un ruolo importante nella decarbonizzazione e nella lotta ai cambiamenti climatici e occorre un impegno comune di tutti gli stakeholder, dalle istituzioni alle imprese, per favorire il suo sviluppo su vasta scala. L’Italia può essere in prima fila, grazie alle sue capacità imprenditoriali e di ricerca, alla sua capillare infrastruttura del gas e alla sua posizione geografica. Secondo i nostri studi, in uno scenario di 

profonda decarbonizzazione, l’i drogeno potrebbe coprire quasi un quarto dei consumi di energia nazionali al 2050. Per questo proseguiremo la nostra sperimentazione in Campania ed entro fine anno introdurremo nella rete di trasmissione del gas naturale un mix di idrogeno al 10%. E sono proprio le regioni del Sud Italia, dalla Campania alla Puglia alla Sicilia, ricche di energia rinnovabile, quelle che potrebbero favorire l’affermazione dell’idrogeno come nuovo vettore di energia pulita nonché nuove opportunità di sviluppo e occupazione”.

Il discorso di Conte

11 Ottobre, Roma

Nella seconda giornata si sono svolte delle tavole rotonde interattive con alcune delle principali aziende della filiera dell’idrogeno a livello italiano e internazionale, gestite attraverso regole e modalità molto interessanti proposte dal World Economic Forum.

             

Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina dell’evento The Hydrogen Challenge

Please find here below the links to the HyChallenge documents and video:

  • presentations used during the HyChallenge event: PRESENTATIONS
  • report of the potential of hydrogen for Italy: REPORT
  • video of the plenary session: VIDEO