L’European Clean Hydrogen Alliance raccoglie quasi 1.000 progetti dai suoi membri: i dettagli

L’European Clean Hydrogen Alliance raccoglie quasi 1.000 progetti

L’European Clean Hydrogen Alliance raccoglie quasi 1.000 progetti dai suoi membri: i dettagli

Sono ben 1.052 i progetti raccolti dall’European Clean Hydrogen Alliance, di cui 997 hanno superato un primo ‘screening’ da parte della Commissione Europea.

Il quadro dettagliato delle iniziative è stato fornito da Kerstin Jorna, Direttore Generale del dipartimento Internal Market, Industry, Entrepreneurship and SMEs della Commissione Europea, nel corso dell’Hydrogen Forum, che si è svolto in forma virtuale il 17 e il 18 giugno scorsi.

I progetti, la maggior parte dei quali (circa il 75%) ha un orizzonte di avvio di breve periodo, entro i 3 anni e mezzo, verranno ora sottoposti ad un’ulteriore fase di analisi e verifica da parte dei funzionari di Bruxelles, in stretto contatto con le aziende proponenti aderenti all’alleanza, per arrivare a definire una pipeline precisa delle iniziative, che verrà poi presentata pubblicamente in sede europea.

Il primo dato che emerge con chiarezza è che, per quanto riguarda la produzione, l’84% dei progetti presentati è relativo all’utilizzo di elettrolisi per generare H2 green da fonti rinnovabili, il 15% riguarda l’utilizzo di metano come materia prima e solo l’1% si propone di partire dai rifiuti per produrre idrogeno.

L’analisi proposta da Jorna – riassunta in una presentazione disponibile sul sito dell’European Clean Hydrogen Alliance – prende in esame la mole di progetti ammessi dalla Commissione da due punti di vista distinti.

Nel primo caso, infatti, le iniziative vengono suddivise per tipologia: 593 sono relative alla produzione di idrogeno, 262 al trasporto e alla distribuzione di H2, 198 all’utilizzo nell’industria, 314 all’utilizzo dei trasporti, 157 all’utilizzo nel settore energetico e 67 in quello delle costruzioni.

La seconda suddivisione è stata invece svolta guardando esclusivamente al settore di impiego dell’idrogeno, a partire da quello dell’industria in cui vengono ‘incasellati’ 239 progetti. Di questi, 35 riguardano l’utilizzo di H2 come feedstock per l’industria chimica, 27 il comparto siderurgico, 50 la produzione di fuel derivati, 31 l’impiego di H2 come feedstock per la raffinazione e 33 per la produzione di ammoniaca, 39 il riscaldamento industriale e 24 la realizzazione di hub multi-industriali.

Sono invece 379 i progetti che prevedono di impiegare idrogeno nel settore dei trasporti: 122 sono relativi alla costituzione di flotte stradali con propulsione ad H2, 99 riguardano la creazione di network di stazioni di rifornimento, 17 il trasporto ferroviario, 41 il settore marittimo e portuale, 27 l’aviazione e gli aeroporti e 65 la produzione di componentistica automotive.

Per quanto riguarda invece il settore energetico si contano 191 iniziative riguardanti la produzione di energia elettrica (46), la produzione di idrogeno (77), la cogenerazione di energia e di riscaldamento (23), la realizzazione di infrastrutture e stoccaggi integrati (45).

Infine, ci sono 89 progetti che puntano ad utilizzare l’idrogeno nell’ambito delle costruzioni: 27 per la generazione decentrata di calore ed energia, 13 per la generazione centralizzata di calore ed energia e 19 che prevedono l’impiego di H2 in blend con altri gas.

Fonte: hydronews.it



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