Il piano di Colao per la mobilità non dimentica GPL e metano

Il piano di Colao per la mobilità non dimentica GPL e metano

Il piano messo a punto dalla task force governativa prevede incentivi per il rilancio del settore automobilistico

Si sono tenuti lo scorso 13 giugno a Roma, a Villa Pamphilj, gli “Stati Generali dell’Economia”, la tavola rotonda (virtuale) voluta dal Governo alla quale prenderanno parte personalità del mondo della politica, dell’economia e del lavoro. Tra le altre cose, si discuterà anche del “Piano Colao”, la roadmap per la ripresa economica messa a punto dalla task force di esperti nominata dallo stesso Esecutivo.

Ci sarà occasione, dunque, di parlare anche del rilancio delle infrastrutture e della mobilità, uno dei “sei pilastri” sui quali si fonda l’intera infrastruttura dell’intero piano. Infrastrutture e mobilità che la stessa task force governativa definisce come il “volano per il rilancio”, dunque una serie di iniziative più urgenti da mettere in atto. Tra i vari interventi previsti dal “Piano Colao”, trovano spazio anche tre proposte per il rilancio e la trasformazione del trasporto pubblico locale, trasporto privato e la ciclabilità.

In particolare, il gruppo di esperti punta con forza sul rinnovo delle flotte pubbliche e private, con incentivi che spingano i proprietari di mezzi vecchi ad acquistarne di nuovi, dal minor impatto ambientale. L’azione “a”, ad esempio, si fonda sulla creazione di un “Piano nazionale della mobilità”, che incentivi la transizione verso mezzi a basso impatto con alimentazioni ibride, elettriche, a biocombustibile o altre tipologie di carburanti. Le azioni “c” e “d”, invece, vanno dritte al punto e spingono verso il rinnovo della flotta dei mezzi commerciali privati e la conversione verso i biocarburanti, i carburanti da rifiuto (in linea con l’iniziativa #31) e i carburanti alternativi ad uso trasporto.

Tra questi ultimi, la task force diretta da Vincenzo Colao prevede anche “tecnologie alternative meno inquinanti”, come il metano, il GPL e il GNL. Secondo gli esperti del Governo, dunque, si dovrebbe rinnovare la flotta commerciale privata (camion, furgoni, ecc) incentivando l’acquisto di veicoli a gas e altri combustibili alternativi e a minor impatto ecologico, che consentirebbe non solo di rilanciare il settore automotive, ma anche di abbatterne “l’impronta ecologica” (oggi il 25-35% delle emissioni di CO2 in Italia è causata proprio dai mezzi di trasporto).

Non solo: il “Piano Colao” suggerisce anche di incentivare l’utilizzo dell’idrogeno come carburante per i trasporti, andando così a rafforzare un settore che in Italia sta muovendo i primi passi. Ad esempio, Toyota ed Eni iniziano a progettare una rete di distribuzione su scala nazionale, mentre sono sempre più i produttori che iniziano a immettere sul mercato modelli a celle di combustibile.



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