I progetti europei di Power-to-Hydrogen

I progetti europei di Power-to-Hydrogen

In ragione di un costo del gas decisamente più alto rispetto agli anni passati, l’idrogeno verde è diventato competitivo con la variante fossile dell’H2, e così nel 2022 sono aumentati considerevolmente i GW di elettrolisi che – da programma – dovrebbero entrare in funzione entro il 2030. A causa degli ostacoli normatici e burocratici,però, i progetti di Power-to-Hydrogen faticano, e molto, a diventare realtà.

È questo, a grandi linee, lo scenario tracciato dal Clean Hydrogen Monitor di Hydrogen Europe, dossier in cui l’associazione europea dei player del settore illustra ogni anno le sue analisi riguardo lo stato dell’arte e le prospettive future del mercato continentale dell’H2.

Il ‘Monitor’ – che è possibile consultare integralmente a questo link – evidenzia innanzitutto come il costo dell’idrogeno di origine fossile – quindi prodotto con steam reforming del metano – sia passato da 2,65 euro al Kg del 2021 ai 10 euro al kg di agosto 2022. A fronte di tale dinamica, dettata ovviamente dalla crisi globale del gas, l’H2 green, il cui costo – secondo Hydrogen Europe – nel 2021 in Europa (UE + UK + Norvegia) era compreso nel range 3,3-6,5 euro al kg, è di fatto diventato assolutamente competitivo.

Scendendo nel dettaglio del capitolo costi, il report evidenzia come l’Italia sia tra i Paesi d’Europa dove al momento produrre idrogeno verde – quantomeno utilizzando energia prelevata dalla rete – nel 2021 era più costoso, con un valore medio di 5,7 euro al Kg (superato però da quello della Germania, pari a oltre 8 euro al Kg).



European Fuel Cell 2023 is coming Capri, 13-15 settembre SITO UFFICIALE
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