Bus e camion a idrogeno, Toyota sviluppa il futuro alternativo all’elettrico

Bus e camion a idrogeno, Toyota sviluppa il futuro alternativo all’elettrico

Il bus a idrogeno Sora, prodotto da Toyota per il mercato giapponese

Mentre in Giappone sono iniziate le vendite di Sora, il primo autobus a celle a combustibile a ricevere la certificazione di omologazione nel Paese del Sol Levante, Toyota ha annunciato lo sviluppo di un camion a celle a combustibile a idrogeno per lavori pesanti, a mezzo della sua controllata, Hino Motor Co.

IL CAMION FA 600 KM CON L’IDROGENO

L’obiettivo è quello di rendere la tecnologia dell’idrogeno un’alternativa a emissioni zero, commercialmente valida, all’alimentazione a batteria per veicoli di grandi dimensioni. Il camion, basato sul modello Profia di Hino, avrà un’autonomia di 600 km e sarà equipaggiato con due pile a celle a combustibile sviluppate originariamente per il prossimo modello della berlina Mirai. E la partnership fra Toyota e Hino verrà ulteriormente rafforzata proprio per accelerare gli sforzi verso la realizzazione di una società basata sull’idrogeno.

Toyota Motor Company da oltre 20 anni sta investendo nello sviluppo della tecnologia a celle a combustibile, e con Mirai nel 2014 è stata introdotta la prima berlina a idrogeno prodotta in serie . “Mirai è il frutto della continua evoluzione della piattaforma ibrida-elettrica di Toyota”, spiega Mauro Caruccio, amministratore delegato di Toyota Motor Italia. “È stata prodotta in oltre 10mila esemplari in tutto il mondo e l’acqua è l’unica emissione che produce: siamo fermamente convinti del potenziale dell’idrogeno per la decarbonizzazione della nostra società e per favorire un maggior utilizzo delle fonti d’energia rinnovabile”. “Nel percorso verso una mobilità a zero emissioni, l’idrogeno avrà un ruolo da protagonista, complementare con le altre soluzioni elettrificate – continua l’a.d. di Toyota Motor Italia – e per poterne garantire la diffusione è necessario investire nella creazione di una rete di distribuzione, che deve essere il più capillare possibile.

La Mirai, auto a idrogeno di Toyota

La mobilità a idrogeno sta già diventando una realtà in molti paesi. “In Italia, a oggi c’è un solo distributore di idrogeno attivo a Bolzano – spiega Caruccio – ma con l’accordo che abbiamo stipulato l’anno scorso con Eni avremo presto altri due distributori di idrogeno, uno a San Donato Milanese e uno a Venezia che, insieme con quelli già programmati in Alto Adige, saranno in grado di consentire lo sviluppo della mobilità a idrogeno anche per questo genere di vetture”.

Intanto con Sora l’obiettivo di Toyota era anche quello di creare un mezzo di trasporto che lavorasse a supporto della società: il Toyota Fuel Cell System (TFCS) del nuovo autobus è stato adottato infatti non solo per garantire il massimo in termini di performance ecologica, azzerando le emissioni di CO2 e di agenti inquinanti, ma anche per la capacità di essere utilizzato come generatore elettrico per le emergenze. Il sistema di alimentazione a elevata capacità con cui Sora è equipaggiato, può sviluppare un massimo di 9 kW e 235 kWh utilizzabili come generatore elettrico in caso di calamità naturali.



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