
25 Mag FYI_CAMERA – Attuazione PNRR MIMS: audizione Ministro Giovannini
CAMERA – Si è svolta giovedì pomeriggio, presso le Commissioni riunite Ambiente e Trasporti, l’audizione del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, per le parti di competenza. Evidenziato il ruolo del Parlamento e il dialogo con gli Enti locali. Riprese le progettualità del Piano che riguardano, tra gli altri, mobilità elettrica e a idrogeno. Il Dl Semplificazioni è stato definito una delle priorità assolute del Governo a cui sta lavorando in questi giorni
Analisi
Di seguito un recap dei principali punti emersi nel corso dell’audizione.
- Le risorse del PNRR per il MIMS. Le risorse del PNRR, unite al Fondo complementare, sono solo una parte dei fondi a disposizione nei prossimi 7/10 anni. Per il MIMS sono riservati 62 miliardi, così suddivisi:
- Circa 41 miliardi da Next Generation EU e React EU;
- 10,6 miliardi del Fondo complementare PNRR;
- 10,3 miliardi dello scostamento di bilancio.
Di questi, circa 47 miliardi sono aggiuntivi rispetto alla legislazione vigente e 15 miliardi sostituiscono investimenti già previsti nel bilancio dello Stato. Rispetto al piano di gennaio 2021, sono stati aggiunti per il Ministero 14 miliardi (10 dei quali sono destinati al completamento dell’AV della Salerno-Reggio e all’attraversamento di Vicenza) e molti interventi, definiti in collaborazione con altri Ministeri, prima non presenti.
- Osservazioni del Parlamento. Il MIMS ha ascoltato il Parlamento, che aveva fatto una serie di osservazioni sul Piano. È pertanto intervenuto recependo quelle che erano state formulate sui seguenti temi:
- rinnovo ecologico della flotta navale;
- diffusione delle linee metropolitane, tranviarie e ferroviarie;
- investimenti nella mobilità dolce e green ways;
- priorità ad elettrificazione della rete ferroviaria;
- potenziamento delle reti ferroviarie regionale e intermodalità;
- priorità piano stazioni Sud;
- potenziamento AV su tutto il territorio, il cui investimento è epocale;
- miglioramento intermodalità;
- semplificazione per adempimenti e procedure riguardanti opere infrastrutturali portuali;
- settore del trasporto aereo, su cui si ricorda che gli investimenti per le infrastrutture aeroportuali non erano ammissibili, quindi è stato inserito l’investimento per la digitalizzazione del settore, volto ad aumentare i volumi di traffico senza la costruzione di nuove piste;
- investimento nelle ZES;
- riduzione del gap aree montane e interne;
- coerenza di progetti con obiettivi di sviluppo sostenibile
- Confronto con Piano Biden. Il MIMS ha quindi confrontato la struttura del PNRR italiano con il Piano Biden, non ancora operativo. C’è una grande differenza: negli USA c’è un forte investimento su infrastrutture stradali e ponti, mentre in Italia l’investimento più rilevante è sulle ferrovie. Sui contenuti, tuttavia, c’è una relazione molto stretta.
- PNRR e sviluppo sostenibile. I temi del PNRR hanno una forte relazione con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, oltre che un impatto positivo su crescita ed occupazione. Inoltre il Piano ha stimolato all’interno del Ministero un diverso modo di analizzare e monitorare il piano degli investimenti: sono stati identificati strumenti per le analisi di impatto, anche secondo le regole europee, seguendo il principio “Do not significant harm”. Sulla base delle metodologie concordate con la Commissione Europea, si è calcolato che il 70% delle risorse sono dedicate al contrasto dei cambiamenti climatici (a fronte di un valore minimo richiesto del 37%) e il 43% delle risorse sono dedicate a interventi con impatti ambientali positivi.
- Investimenti per la transizione ecologica. Sono previsti tantissimi investimenti per la transizione ecologica che vanno nella direzione auspicata dalla Commissione europea e da tante forze politiche. Non basta, per esempio nel rinnovo del parco autobus elettrici/a idrogeno. Si parla di un potenziale cambiamento di oltre 5.000 bus su un parco molto più ampio. Tuttavia anche fondi ordinari sono orientati in questa direzione. Il Ministro ricorda di aver firmato il fondo di riparto su questi temi per oltre 1 mld di euro.
- Riduzione gas serra. Dagli investimenti sulla rete ferroviaria ci si aspetta una riduzione di 2,8 milioni ton/anno di Co2, equivalente al 70% delle emissioni di Roma, a 3 volte quelle di Milano o di Napoli, circa il 3% del totale delle emissioni nazionali annue.
- Contratti pubblici e sostenibilità. Si intende enfatizzare gli aspetti legati alla sostenibilità anche nel modo in cui le gare verranno realizzate, con riguardo ai materiali utilizzati, la premialità per le aziende, la sostenibilità territoriale e organizzativa dei progetti. È per questo che con l’aiuto dell’ISTAT si sta valutando l’impatto economico, sociale e ambientale della realizzazione delle opere.
- Investimenti per il benessere delle persone. Molti progetti del Piano sono tesi a colmare i divari del Paese (Nord/Sud – Aree interne/Aree centrali) puntando sull’interconnessione e la mobilità sostenibile per il benessere delle persone.
- Infrastrutture ferroviarie. Grande attenzione è stata data ai progetti di realizzazione di strutture ferroviarie di Alta Velocità e di Alta Velocità di Rete, con una forte riduzione dei tempi di percorrenza, a vantaggio del benessere delle persone e della competitività del sistema. Al Nord i tempi di viaggio verranno ridotti del 22%, al Centro del 4,5% e nel Sud e isole del 24,4%. Il potenziamento delle linee regionali è sinergico all’investimento in AV. Si punta infatti all’integrazione, con un’attenzione particolare al Sud, con il 56% degli investimenti di competenza del MIMS. Importanti anche i progetti di elettrificazione delle linee, con 1.800 km di linee elettrificate (+15%). Non solo elettrificazione: in alcuni casi si punterà sull’uso di nuovi treni a idrogeno. Sono previsti anche progetti di riqualificazione delle stazioni e il miglioramento dell’accessibilità, che impatteranno la vita di circa 3 milioni di persone. Fondamentali saranno anche i collegamenti di ultimo miglio, riguardanti gli aeroporti, i porti e i terminali merci, distribuiti su tutto il territorio.
- Qualità dell’abitare. È noto che la qualità delle abitazioni, in particolare dell’edilizia popolare, non è attualmente adeguata. Con il Piano è stato previsto un investimento molto importante sul potenziamento del programma della Qualità dell’Abitare, con 2,8 mld (dei quali il 50% al Sud).
- Risorse idriche. Sono previsti 3,2 mld di PNRR e finanza nazionale (55% al Sud).
- Competitività imprese. Vari progetti sono destinati a favorire la ripresa e la competitività delle imprese, sui porti, su ferrovie, sul potenziamento delle ZES.
Riforme di settore. Il PNRR prevede molte riforme di settore, alcune per via normativa, altre per via amministrativa. Il MIMS sta lavorando su questi fronti, dal momento che alcune andranno realizzate entro il 2021. - Coinvolgimento delle parti sociali. Il Ministro ha ricordato l’istituzione della Consulta per le politiche delle infrastrutture e della mobilità sostenibili che raccoglie molte associazioni imprenditoriali, associazioni sindacali e rappresentanti della società civile per un totale di 52 associazioni che si articoleranno in 7 gruppi di lavoro tematici (divisi in queste macro aree: Infrastrutture sostenibili; Politiche urbane; Logistica e intermodalità sostenibile; Superamento dei divari territoriali) che riguardano l’attuazione del PNRR ma non solo.
Q&A
- On. Rixi (Lega) – Chiede un elenco dei singoli progetti finanziati dal PNRR. Sull’AV, chiede di capire i singoli progetti e se sia previsto l’utilizzo dei fondi per il completamento italiano della TAV. Sul Ponte sullo Stretto chiede di chiarire le dichiarazioni della Commissione Europea che ha detto che l’opera è di interesse strategico all’interno dei corridoi e che andrebbero utilizzati i finanziamenti europei per realizzarlo. Ricorda che dovrebbe essere stato nominato il Presidente di ANSFISA, Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali. Chiede pertanto se il PNRR preveda stanziamenti per l’operatività dell’agenzia.
- On. Sozzani (FI) – Sull’AV, chiede se all’alta velocità passeggeri si affianchi l’alta velocità merci. Ritiene che il punto centrale dell’investimento sia il collegamento con il resto dell’Europa e sottolinea come non siano stati inclusi progetti di collegamento con gli altri Paesi UE. Specificamente in Piemonte, si ritiene che la TAV dovrebbe essere commissariata per consentirne il più rapido completamento. Chiede inoltre che cosa di intenda esattamente con infrastrutture idriche e l’elenco preciso delle opere individuate.
- On. Bruno Bossio (PD) – Ringrazia per lo straordinario investimento dedicato al sud e al completamento della Salerno Reggio. Ritiene che vada spiegato meglio cosa si fa in questi dieci anni e soprattutto sul Ponte sullo Stretto, per il quale c’è bisogno di un cronoprogramma. Sulla riduzione delle accise per il Cold Ironing, chiede come mai ARERA non abbia ancora emanato la norma attuativa. Sul tema della fornitura di energia elettrica alle auto, chiede come mai ARERA non abbia ancora definito le tariffe.
- On. Cantone (M5S) – Sottolinea la necessità di investire di più su tratte ferroviarie regionali esistenti e di lavorare al nuovo contratto di programma con RFI. La revisione del contratto decennale deve essere completata entro il 2021 per il quinquennio 2022-2026: il contratto in essere non prevedeva l’acquisto di nuovi treni. Sui porti chiede l’opinione del Ministro sulle Autostrade del Mare e sul cd. SSS Short Sea Shipping in ottica dello sviluppo dei Mezzogiorno e dei suoi traffici e della riduzione del traffico su gomma. Sui finanziamenti per il rinnovo dei bus per il TPL, ribadisce come possa rappresentare l’occasione per potenziare la filiera italiana dei bus elettrici e chiede l’opinione del Ministro sulla possibilità di consentire ai Comuni di ricorrere a strumenti di partenariato pubblico/privato, ad oggi non possibile perché i Comuni possono stipulare solo contratti di acquisto e non di leasing operativo. Chiede se sia prevista l’elettrificazione della tratta a sud di Catanzaro Lido.
- On. Rotelli (FdI) – Chiede di specificare dove vadano investite le risorse per le ferrovie regionali, soprattutto verso la Capitale. Sulle risorse per gli investimenti idrici sottolinea la necessità della depurazione delle risorse idriche, in particolare sull’emergenza dell’arsenico nell’acqua. Chiede un confronto sulla sicurezza stradale e si allinea alla richiesta di un elenco puntuale delle opere. Su TAV e Ponte sullo Stretto si dichiara preoccupato sulla necessità di risentire nuovamente i territori.
- On. Fregolent (IV) – Sottolinea l’importanza dell’interconnessione e il collegamento tra le infrastrutture. Insiste sulla TAV, pur comprendendo il motivo dell’esclusione dal PNRR. È vero però che l’11 giugno ci sarà la CIG Francia/Italia e si dovrà prendere una posizione. Sulle risorse idriche, ricorda la politica di riuso delle acque grigie, molto sviluppato da altri Paesi. Ricorda anche l’importanza di investimenti su infrastrutture digitali, particolarmente per i retroporti.
- On. Rospi (Misto) – Sull’AV, ritiene che sarebbe importante portarla fino a Palermo e svilupparla tra Reggio Calabria e Messina. Sottolinea che bisogna fare in modo che l’Italia non abbia come unico collegamento con l’Europa quello tirrenico, sviluppando anche l’asse adriatico. Andrebbe utilizzata la capacita dei porti di Genova e Trieste per l’export, e quella dei porti del Sud (Gioia Tauro e Taranto) per l’import. Si allinea alla richiesta di un elenco puntuale delle opere. Sui commissari delle opere infrastrutturali, nota come sia controproducente che alla stessa persona siano state a volte affidate più opere anche importanti: andrebbero coinvolti anche manager della società civile pubblici o privati, affidando ogni opera o un singolo commissario.
- Sull’idrogeno per il trasporto ferroviario, chiede come verrà prodotto l’idrogeno. Sulla rigenerazione urbana bisogna allargare la misura ad un comparto più ampio dei singoli edifici.
- On. Mazzetti (FI) – Sottolinea l’inadeguatezza del codice degli appalti del 2016 e la necessità di tutelare le piccole aziende che negli appalti non riescono a concorrere con le aziende più grosse.
- Bisogna semplificare molto, anche se non ci sono i tempi tecnici per fare un nuovo codice. Chiede quindi un commento sul Decreto Semplificazioni che dovrà essere a breve approvato dal Governo e trasmesso alle Camere. Domanda come verrà valorizzato il partenariato pubblico/privato. Sul tema degli investimenti idrici, chiede di capire se il piano nazionale di bacini idrici ed invasi predisposto dal Governo Conte verrà tenuto in considerazione. Chiede anche se ci sia un piano per nuove infrastrutture e se verranno finanziate, oltre a depuratori per acque industriali e civili che porterebbero grande risparmio. Sul settore portuale sottolinea che va ammodernato con interventi di dragaggio e inserito nel panorama geoeconomico internazionale. Chiede un chiarimento sul Ponte sullo Stretto, interporti e retroporti. Chiede se esista un piano di collegamento dei borghi e per le aree terremotate dell’Italia centrale.
- On. Zolezzi (M5S) – Sottolinea la necessità di portare attenzione anche alla qualità dell’aria. Sul trasporto merci, ribadisce la necessità di avere collegamenti omogenei, evidenziando le criticità del TAV Brescia/Padova. Queste zone hanno livelli di superamento di polveri molto importanti e nello studio costi/benefici dell’opera non è previsto un miglioramento. Sulla SS10, da poco passata in capo ad ANAS, auspica che inizi presto la riqualificazione, molto più economica dell’autostrada. Porta attenzione sul raddoppio ferroviario Verona Villafranca Mantova Modena, la progettazione consentirebbe intermodalità aeroportuale/ferro e acqua.
- On. Pezzopane (PD) – Si associa alla richiesta dell’elenco preciso dei progetti. Sul sistema dei porti e sul tema dei dragaggi, chiede se intenda avviare un piano strategico con il MITE. Su rigenerazione urbana, chiede di sostenere l’iter al Senato della legge sulla rigenerazione urbana. Sul programma Qualità dell’abitare, chiede cosa ne sia dei progetti non entrati in graduatoria. Sugli appalti chiede che si tengano in considerazione i dati condivisi da CRESME e ANAC. Sottopone il tema delle aree bianche, distanti da AV e non ben collegate con le reti regionali. Sull’aumento dei prezzi dei materiali di costruzione, ricorda che il problema rischia di compromettere appalti e incentivi fiscali.
- On. Patassini (Lega) – Si unisce alla richiesta di maggior dettaglio dei progetti. Ribadisce la necessità di concentrare l’attività sui corridoi europei TEN-T verticali e orizzontali e sullo sviluppo della dorsale adriatica, stradale e ferroviaria. Sull’intermodalità e sui porti, chiede cosa si voglia fare per porto di Ancona, interporto e aeroporto.
- On. Braga (PD) – Sulla mobilità sostenibile chiede la possibilità di valutare il finanziamento di progetti integrati prodotti da più amministrazioni contemporaneamente. Inoltre chiede di valutare se le linee di finanziamento previste dal PNRR potranno essere ulterioriormente incrementate soprattutto per la sostituzione dei mezzi del TPL.
- Presidente Comm. Trasporti Paita (IV) – Sottolinea due aspetti: semplificazioni e controlli. Su semplificazioni, evidenziando che i fondi arriveranno solo con la realizzazione reale, ricorda i principali colli di bottiglia, presenti in tutte le fasi (progettuale, autorizzativa, esecutiva e dei ricorsi). Chiede quindi di chiarire quando verrà emanato il Decreto e se potrà rappresentare una sperimentazione da poter attuare anche più avanti. Sui controlli, ricorda che l’ANSFISA non solo non è operativa, ma che non si è ancora deciso se l’agenzia svolgerà funzioni di monitoraggio concreto o di semplice criteri sul monitoraggio. Se l’agenzia non è operativa il campione di verifica sarà estremamente ridotto, a discapito della sicurezza delle infrastrutture. Va quindi potenziato il sistema dei controlli.
- Presidente Comm. Ambiente Rotta (PD) – Si unisce al coro di richiesta delle singole opere. Attende il Decreto Semplificazioni e sottolinea che, come ricordato anche nel Rapporto del CRESME mancherebbero decreti sulla qualificazione delle stazioni appaltanti, chiede quindi se verranno approvati. Ricorda che attualmente sono 20.000 le colonnine elettriche e il PNRR ne prevede il raddoppio. In Germania si raggiungeranno nel 2023 le 400.000 colonnine. Chiede il parere del Ministro in merito.
Risposte
- Piano integrato logistica e trasporti. Il PNRR è stato predisposto senza avere a disposizione un Piano generale della logistica e dei trasporti, attualmente datato al 2001. Italia Veloce ha cercato di colmare il ritardo, identificando vari aspetti a cui si è ispirato il piano ed altri finanziamenti. È indispensabile predisporre un nuovo Piano integrato della logistica e dei trasporti che vada di pari passo con il PNIEC di competenza del MITE. È quindi necessaria una riflessione di lungo termine sulle infrastrutture e va seguito un approccio di scenari capace di rispondere anche ai futuri possibili shock, anche negativi.
- Porti. Sul tema di porti e retroporti ci sono opportunità e rischi. I porti hanno senso se sono in rete e non in competizione.
AV/AC. Il disegno sotteso al PNRR è di integrazione anche nei confronti del resto d’Europa. - TAV. La tratta nazionale per una parte è già in fase di attuazione. Per un’altra parte (Avigliana-Orbassano), mancando la progettazione, bisogna accelerare e in questo frangente va aperto il dialogo con la comunità per la necessità di integrare l’opera nel sistema complessivo e consentire a RFI di fare progetto complessivo e di procedere.
Traffico merci. Necessario il terzo valico e l’investimento sul tunnel del Brennero. In parte è finanziato con fondi PNRR in parte no. - Reti regionali. Il potenziamento va nella direzione desiderata. I 300 milioni destinati all’elettrificazione alla lotta al dissesto idrogeologico sulla ionica colma un ritardo molto forte. Anche la realizzazione del collegamento tra Gioia Tauro e ferrovia per sbloccare i limiti imposti dalle gallerie attuali nel passaggio dei container. Nella progettazione ci sarà l’AC Gioia Tauro-Sibari. C’è una visione, una prospettiva, dell’allegato infrastrutture che deve guidare le scelte in futuro. 4,9 miliardi sono destinati alle reti regionali. 200 milioni per i treni del Sud.
- Trasporti locali. Nel piano ci sono interventi su Roma Viterbo, Roma Ostia, Circumetnea, Circumvesuviana, Potenza Catanzaro. Non c’è solo Alta Velocità, ma anche interventi su aree extraurbane.
- Dragaggi. Il tema è cruciale. Su questo il Ministro ha chiesto ai Presidenti AdSP di fare il piano dei dragaggi entro quest’anno. Ad oggi infatti non c’è un piano complessivo nazionale dei dragaggi.
- Ruolo degli enti locali. Non è soltanto una questione statale. Con la programmazione 2021-2027 entrano in gioco le Regioni, le Province e i Comuni. Non tutti i progetti proposti dagli enti locali sono entrati nel PNRR, ma non vanno dimenticati. Nel PNRR ci sono alcuni progetti definiti in modo chiaro, mentre altri devono essere discussi con le Regioni. Il Ministro ha proposto alla Conferenza Stato Regioni di provare a definire linee guida per allineare l’azione dei vari livelli statali. È stata completata la classificazione dei Fondi comunitari 2014-2020 secondo le categorie del PNRR. Manca ancora la questione 2021-2027.
- Filiere nazionali. Le filiere devono cogliere le occasioni del PNRR, non solo sul TPL, ma anche su altri aspetti. Il piano può quindi diventare un riferimento per il settore privato. Si sta provando a lavorare su questo, ma i soggetti a livello locale devono fare programmazioni coerenti.
- Risorse idriche. La competenza prevalente è del MITE e nei decreti sui commissariamenti si è voluto accelerare alcuni processi, come per l’Acquedotto del Peschiera. Il piano invasi viene potenziato dal PNRR. Indubbiamente il CITE dovrà riprendere i temi.
- Manutenzioni strade provinciali. Alle strade provinciali sono stati assegnati 1,150 mld. Sottolinea che nel Decreto Sostegni bis approvato questa mattina è stato previsto un intervento per le strade riportate all’ANAS, pari a 35 mln nel 2021 e 53 nel 2022 e l’assunzione per ANAS di 370 persone.
- Qualità dell’abitare e rigenerazione urbana. Si intende rafforzare la capacità finanziaria del bando vista la qualità dei progetti pervenuti. Il progetto ha suscitato molto interesse. Il MIMS intende svolgere un ruolo centrale anche sulla proposta di legge sulla rigenerazione urbana in esame al Senato. Ricorda che con la Ministra Gelmini si sta provando a ricostituire il Comitato Interministeriale per le politiche urbane.
- Ponte sullo Stretto. La relazione della Commissione apposita è stata trasmessa. Il Governo sta seguendo il dibattito in corso per giungere a una decisione sul tema. Nel frattempo l’investimento sull’attraversamento dinamico prevede che ci saranno entro un anno tre nuove navi RFI e una dedicata i treni, che ridurrà di un’ora l’attraversamento dinamico. Questo non per forza si sostituirà all’attraversamento stabile. Intanto va migliorata la vita di tante persone.
- Riforme. Le riforme non riguardano sono solo semplificazioni, ci sono riforme settoriali importanti (come ad esempio la riduzione delle accise per il Cold Ironing). Il MIMS sta lavorando su questo, anche per la preparazione del contratto di programma con RFI.
- Sicurezza. Nel PNRR c’è uno stanziamento di 450 milioni per ANAS e RFI per le manutenzioni e per aumentare la sicurezza di strade e ferrovie, più 1 mld per nuove tecnologie destinate alla A24 A25. La manutenzione è un tema centrale dell’opera del Governo. La nomina del nuovo direttore di ANSFISA non è di per sé risolutiva. Per questo si stanno immaginando anche interventi di natura normativa per capire quali sono esattamente i compiti dell’Agenzia e del Ministero, fermi restando i compiti dei concessionari. Sulle assunzioni per ANSFISA si sta lavorando con la Funzione Pubblica. Bisognerà decidere, quando saranno disponibili nuovi fondi, se utilizzarli per nuove infrastrutture o per la manutenzione di attuali infrastrutture, bisognose di grandi interventi.
- Semplificazioni. Il tema è rilevante perché bisogna realizzare infrastrutture già decise e finanziate. Il Decreto in preparazione, insieme alla legge delega per la revisione del codice dei contratti ha dei costi di transizione. I tempi per la preparazione del Decreto sono stretti, il provvedimento è una delle priorità assolute di questi giorni.
- Lista interventi previsti. Il Parlamento ha avuto il PNRR inviato alla Commissione europea, ricco di molti dettagli. Non sono stati ancora diffusi i dettagli sul Fondo complementare e il Governo si attiverà per la condivisione di queste informazioni. Molti progetti, tuttavia, devono essere definiti con le Regioni.
- Colonnine elettriche. La competenza è passata al MITE, cui è passata tutta la filiera energetica.
- Fonte: Segreteria H2it